sabato 21 aprile 2012

67° anniversario della Liberazione

Liberation day in Italy.

La Brigata Ebraica sul fronte del Senio, pochi giorni prima dell'attacco finale.

Jewish Brigade on the Senio front, some days before the last attack.



BUON 25 APRILE A TUTTI!

domenica 15 aprile 2012

15 aprile 1945

La liberazione di Bergen Belsen



La mattina del 15 aprile 1945 (anche quell’anno il calendario segnava domenica) i carristi dell’undicesima Divisione corazzata inglese avanzavano sui loro carri armati Sherman verso il campo di sterminio di Bergen Belsen. Quei soldati venivano da mesi durissimi di guerra; reduci da battaglie dalla Normandia fino al Reno oltre le cui rive ricacciarono i tedeschi, in quell’ultimo decisivo anno di guerra contarono qualcosa come 1820 compagni caduti. Ma non avevano ancora visto niente di così orribile come Bergen Belsen. Quella mattina di 67 anni fa attraversarono i fitti boschi intorno al campo, in parte incendiati dai duri scontri dei giorni precedenti, e arrivarono ai reticolati.
(...)

Il fetore ammorbava l’aria, cataste di cadaveri insepolti, una umanità dolente che trascinandosi vagava avvolta in stracci putridi. Eppure il campo di Belsen, nelle intenzioni di Hitler e Himmler, doveva esser un “campo di detenzione”, un campo “diverso”, utile a mantenere in vita i prigionieri, in maggioranza ebrei, allo scopo di ottenere un riscatto per il loro espatrio. In realtà, soprattutto negli ultimi mesi, si rivelò un vero e proprio campo di sterminio. Forse peggiore degli altri più noti, dove almeno, nel sistema industriale di massacro, per molti la morte avvenne di corsa. A Belsen si morì di una morte lenta, di fame e di sete, tra febbri tifoidee e dissenteria. Alla fine del ’44 il campo era ormai al collasso per l’arrivo continuo di vagoni dai campi di sterminio evacuati dell’Europa orientale. Negli ultimi due mesi, con una grave epidemia di tifo che imperversava, il campo venne praticamente abbandonato dai carnefici. In questo vero e proprio inferno, tra le migliaia di persone che alla fine del 1944 furono trasferite da Auschwitz, si trovò anche una ragazzina olandese di quindici anni di nome Anna Frank.
(...)

Ricordiamo la liberazione di Bergen Belsen e la vita miracolosamente ritrovata per migliaia di persone. L’impegno finale dei sionisti (tra cui una manciata di soldati della Brigata Ebraica rimasti al campo fino alla fine) che convinsero gli Alleati che bisognava ascoltare le richieste degli ultimi prigionieri: essere riportati a casa in Israele. Erano gli ottomila ebrei polacchi ormai senza patria in Europa, gli ultimi liberati di Bergen Belsen.
(di Primo Fornaciari, articolo apparso sul quotidiano La Voce di Romagna il 15 arile 2012)

La Colonna della Libertà

Riprende la sua marcia,
vedi QUI .

giovedì 5 aprile 2012

LA PASQUA DELLA BRIGATA EBRAICA




La festività di Pesach del 1946 sorprese gli uomini della 680esima compagnia Trasporti dell’esercito britannico nella città italiana di Capua.  Questi soldati, ebrei della Palestina britannica, si trovavano allora in bilico tra due guerre, quella mondiale appena conclusa e quella che li avrebbe attesi poco più di un anno dopo in patria, per l’Indipendenza di Israele.

Una copia della Haggadah (il testo della cerimonia) redatta per loro 66 anni fa , è arrivata fino a noi, conservata in una scatola di legno da uno dei soldati dell'unità, un autista di 23 anni di nome Nathan Rubin. Questa Haggadah rappresenta un frammento unico della storia ebraica moderna. In essa i giovani soldati di Israele leggevano gli antichi fatti dell’Esodo come una storia attuale, che li riguardava da vicino e li vedeva protagonisti.
Sarebbe toccato a loro infatti dare il maggiore contributo all’esodo che avrebbe portato tanti ebrei d’Europa sopravvissuti alle persecuzioni nella nuova patria, che dopo duemila anni stava per ritrovare la sovranità perduta…

Come racconta QUESTO bellissimo articolo di Matti Friedman

Buon Pesach/Pasqua a tutti i lettori

domenica 1 aprile 2012

Solidarietà al Commonwealth War Graves Commission

All'inizio di marzo a Bengasi (Libia), si è verificato un episodio di violenza inaudita contro la memoria dei soldati alleati che combatterono per la libertà del Medio Oriente e del mondo durante la Seconda Guerra Mondiale. Un gruppo di fanatici ha divelto lapidi e danneggiato la croce che, al di là di ogni significato religioso particolare, ricorda il sacrificio di uomini di fede ebraica, cristiana e islamica, sepolti in questi luoghi.
Riceviamo dal bollettino della CWGC, che meritoriamente lavora per conservare la memoria dei soldati, il seguente rapporto e volentieri lo pubblichiamo.
http://newsletters.wizontheweb.co.uk/t/ViewEmail/r/C715E35EAFEDC3EE/2DB67FC520C5B6980F8C96E86323F7F9